CHIUSI IN CASA…
Stare a casa al tempo del Coronavirus: Stiamo chiusi in casa, in quarantena e si parla di come questa condizione possa essere una buona occasione per recuperare il dialogo in famiglia, nella coppia, con i figli.
Sicuramente! … se parliamo di famiglie, coppie, dove i rapporti erano buoni anche prima del Coronavirus.
E CHI NON VA D’ACCORDO?
Ma come stanno dentro casa quelli che avevano rapporti conflittuali, non andavano d’accordo, quei genitori che hanno figli adolescenti un po’ “variabili” o “vivaci”, o quelle coppie che erano in forte crisi prima?
QUALCUNO HA RECUPERATO IL DIALOGO…
Voglio sperare che qualcuno, proprio perché costretto a casa e a restare nel problema, sia riuscito a trovare una soluzione, un compromesso o un armistizio. Molti avranno riscoperto il piacere del dialogo, della comprensione e condivisione, cose dimenticate a causa degli orari frenetici e della routine.
MA PER QUALCUNO E’ PEGGIO.
Tuttavia per molti di coloro che vivevano situazioni critiche, il problema oggi sarà più pesante di prima, con l’impossibilità di allontanarsi, di prendersi una pausa, di recuperare pazienza e tolleranza.
COSA SI PUO’ FARE?
In questo momento non si possono prendere decisioni importanti, non c’è modo né lucidità mentale per ragionare su una scelta. L’unica scelta possibile adesso è resistere con calma e fiducia.
Nelle famiglie e coppie dove si vive un conflitto forte, ora bisogna resistere con calma, e questo si riesce a fare se ci si dedica alla cura di sé stessi, della casa in cui siamo confinati, con benevolenza e pazienza, come farebbe una buona madre con un bambino arrabbiato che si sente incapace e impotente.
Adesso bisogna alimentare in se stessi fiducia e incoraggiamento, concentrarsi sul presente cercando di limitare i confronti aspri, ridurre le discussioni, trovare momenti di calma personale (per esempio isolandosi in una camera o sul balcone, facendo ginnastica, yoga, scrivendo, cucinando…), per far uscire e usare il meglio di sé.