Come curare l’Osteoporosi per assicurare la salute alle tue ossa ed evitarne la frattura?
Se anche tu ti stai chiedendo come curare l’osteoporosi – una malattia degenerativa a carico dell’osso, spesso ancora sottovalutata – ebbene devi sapere che puoi fermare la perdita di massa ossea legata all’età e alla post-menopausa, per evitare il rischio di andare incontro a delle fratture ossee.
Le fratture, infatti, sono il sintomo dell’osteoporosi, una patologia insidiosa e silente, che arriva senza dare segnali.
Ecco perché diventa fondamentale agire in tempo con una diagnosi precoce, con la giusta alimentazione e l’esercizio fisico. Aspetti che approfondiamo proprio in questo articolo.
Prima di tutto, sai cos’è l’Osteoporosi?
Non si può combattere a volto coperto…
Per averla vinta su questa malattia che rende la vita praticamente impossibile quando arriva a un punto elevato di gravità, è bene conoscerla.
L’osteoporosi è una patologia degenerativa dovuta alla riduzione della densità e all’alterazione dell’osso.
Condizioni queste, che portano all’indebolimento osseo e al maggior rischio di frattura di polso o anca, o a fratture asintomatiche vertebrali, nella sventurata ipotesi di una caduta o quando si solleva un peso.
L’unica soluzione per preservarsi da questo rischio è quella di assicurare un buon quantitativo osseo già prima dell’arrivo della menopausa e dell’età senile, considerando che la perdita di osso è comunque fisiologica con l’invecchiamento.
Quali sono i fattori di rischio dell’Osteoporosi?
Ci sono alcuni fattori di rischio che predispongono all’osteoporosi, e tra questi:
- ereditarietà
- post-menopausa
- ridotto apporto di calcio e insufficienza di vitamina D
- artrite reumatoide
- farmaci cortisonici e terapie anti ormonali
- dimagrimenti, scarsa alimentazione nel corso degli anni
- vita sedentaria e assenza di attività fisica.
Perché le donne in post-menopausa diventano soggette all’Osteoporosi?
Già dopo i 40 anni, il mix di elementi quali:
- cambiamenti fisiologici legati all’età
- l’inattività
- l’alimentazione inadeguata
cospirano per rubare gradualmente massa ossea.
Ma il picco maggiore di perdita ossea si tocca in post-menopausa. L’80% delle donne dopo la menopausa rischia l’osteoporosi, e una donna su 3 ne soffre.
Perché accade questo? Con l’arrivo della menopausa e con il conseguente calo degli estrogeni, la densità ossea si impoverisce diventando più fragile e cambiando anche il suo aspetto (l’osso diventa spugnoso). Negli anni successivi alla menopausa, le donne possono arrivare a perdere anche fino a un quinto di massa ossea.
La donna consapevole delle possibili conseguenze dell’osteoporosi, può entrare in un vortice di paure che ne inibiscono le attività e la libertà di vivere attivamente le proprie giornate. Per evitare di entrare in un circolo vizioso di paure e inibizioni, è bene, quindi, chiedersi cosa si può fare per prevenire la progressione della malattia, e quali sono i fondamentali da tenere a mente per migliorare la resistenza delle ossa.
Diagnosi di Osteoporosi: ecco come scoprirla
La diagnosi di osteoporosi si effettua attraverso una prima visita di valutazione ed eventuali successivi esami clinici e/o diagnostici, per capire se ci sono cause di fragilità ossea, alterazioni strutturali (quantitative e qualitative) dovute a predisposizioni genetiche/familiari o ad altre cause secondarie. La valutazione dello specialista inizia da un'attenta anamnesi che si basa sulla conoscenza di età, storia clinica e familiare della persona:
- se ci sono casi in famiglia di osteoporosi / ereditarietà
- se si fa uso di farmaci per curare altre patologie e che possono provocare l’osteoporosi
- osservazione del paziente: in condizioni di gravi osteoporosi si possono notare deformità, perdita di altezza, dorsi flessi, ipercifosi (a causa delle micro fratture vertebrali che spingono la colonna in avanti).Da considerare, inoltre, che prima dell’osteoporosi si può riscontrare una osteopenia, ovvero l’anticamera dell’osteoporosi. Questa condizione – un segnale d’allarme da non sottovalutare – significa che si può ancora intervenire per evitare l’aggravamento della patologia.
Esami clinici e diagnostici
Gli esami per scoprire e/o confermare l’osteoporosi sono comunemente questi:
- MOC – Mineralometria Ossea Computerizzata con tecnica DEXA (con una ridotta esposizione ai raggi), per misurare la densità ossea di colonna lombare, collo del femore e polso, con un punteggio stabilito in base a 2 scale: la T score e la Z score.
- ultrasonografia del calcagno (per i successivi controlli)
- dosaggio della vitamina D per vedere se si hanno deficit
- valutazione dello stato di salute del metabolismo osseo.
Perché vivere con la paura di “rompersi”? Previeni i fattori di rischio!
Come premesso, è fondamentale prevenire la progressiva evoluzione dell’osteoporosi con una dieta corretta e con l’attività fisica.
Anche quando l’osteoporosi fosse legata a fattori ereditari (che non si possono cambiare), ci sono cose concrete che si possono fare per ridurne le conseguenze?
Alcuni fattori di rischio – sesso, età e geni – non si possono cambiare. Malgrado ciò, possiamo proteggere la salute delle ossa con una dieta ricca di calcio (che non deve scendere sotto certi livelli perché necessario per la mineralizzazione del tessuto osseo), e con la giusta quantità di vitamina D.
Come curare l’Osteoporosi ? Alimentazione e Osteoporosi
La salute inizia dalla tavola… lo avrai sentito dire migliaia di volte. Ma quante volte ricordiamo queste regole, poche ma buone?
Assicurati la giusta quota di calcio (= 1000 milligrammi – 1gr. – al giorno), inserendo nella dieta latte e latticini. Se li ritieni pericolosi per il colesterolo, scegli prodotti con una quota inferiore di grassi.
È importante anche garantire alla tua alimentazione:
- il giusto apporto di vitamina D, mangiando pesce azzurro come acciughe, aringhe, sgombri, alici, sardine, ecc.
- vitamine C e K sono fondamentali (a ogni età), quindi mantieni sempre un buon introito di frutta e verdura (spinaci, rucola, indivia, broccoli)
- non dimenticare le proteine per rafforzare la muscolatura con carne bianca e legumi
- bevi almeno 1 e mezzo di acqua (ricca di calcio) al giorno.
Cosa è bene evitare?
- bevande gassate
- carne rossa
- sale e cibi salati perché contrastano l’assorbimento di calcio.
Esercizio fisico e Osteoporosi
Un altro strumento decisivo per la salute delle ossa è l’esercizio fisico, utile nello stimolare le cellule ossee e nel mantenere massa e forza muscolare.
Infatti, molti ignorano che rinforzando la muscolatura fortifichiamo anche le ossa… e che ossa forti riducono al minimo il rischio di fratture dovute a osteoporosi.
Hai dubbi sulle condizioni di salute delle tue ossa? Non perdere altro tempo e non esitare ad accertartene con una prima visita di valutazione.
Contatta lo Studio Medico Aloè per richiedere un appuntamento con uno dei nostri Specialisti.
Articolo scritto da:
Dott.ssa Rossella Tozzi
Specialista Endocrinologa
Specializzata in Endocrinologia, Andrologia e Malattie del metabolismo.Ha collaborato con centri di eccellenza per la cura dell’obesità ed attualmente si occupa della gestione delle principali malattie endocrinologiche