Il fegato è un organo fondamentale ma anche curioso perché non da disturbi e non da dolore. Deriva dal sangue e se si pensa che eliminando l’80% con un intervento chirurgico, il 20% rimasto ricresce in un mese e torna alla dimensione esattamente di prima possiamo comprendere la sua meravigliosa utilità. Tutto ciò che mangiamo entra in questa centrale metabolica ed esso deve depurare anche le sostanze tossiche o un eccesso di grasso che si accumula creando così la steosi epatica. Ma fegato grasso e persone grasse sono la stessa cosa? Non è sempre così perché anche le persone in normopeso possono avere un disturbo metabolico ( colesterolo alto, trigliceridi, alcool) e quindi soffrire di questo problema
Ma come è fatto un fegato grasso? Ecograficamente è più brillante perché in qualche modo si distingue dal colore tradizionale.
Abbiamo detto che il fegato non da dolore e allora come possiamo intuire di avere un problema? Ci sono sintomi a cui spesso non diamo importanza come sonnolenza, gonfiore post prandiale, bocca amara la mattino; ecco questi sono segni indiretti di un fegato che sta soffrendo e sono segnali da valutare. Con la nostra alimentazione sbagliata e con la nostra poca attività fisica Il fegato si riempie di grasso e quando il grasso brucia (esattamente come un serbatoio di benzina alla quale si avvicina una fiamma) si crea la steopatite (infiammazione importante) poiché questo organo risponde formando fibre di collagene la così detta fibrosi epatica che , in casi gravi, può trasformarsi in cirrosi epatica (prima causa di trapianto di fegato in Italia). Un alimento che purtroppo dobbiamo annoverare tra i nemici del nostro fegato è il fruttosio, uno zucchero che viene convertito troppo facilmente (se preso in eccesso) e che dà steatosi epatica.
Una buona notizia viene invece dai microbioti. È stato dimostrato che se si prende un microbiota di una persona obesa e si trapianta in un animale, non solo l’animale diventa obeso ma sviluppa steatosi epatica perché i microbioti interagiscono con le nostre cellule. Il vero rimedio è una sana alimentazione ma ricordiamoci che la nutrizione non deve e non può essere uguali per tutti. La nostra concezione è proprio quella di comprendere gli alimenti giusti per ciascuno di noi.