Quante volte ti capita di nominare o di sentir nominare la parola ‘cuore’? E quando ti capita, a cosa lo associ immediatamente? Scommettiamo che il primo pensiero va ai sentimenti, all’amore, all’amicizia, alla solidarietà…
Ti viene mai di pensare subito all’associazione cuore e salute?
Al contrario, se pensi alla parola ‘fegato’ o ‘stomaco’, l’associazione all’organo è quasi immediata.
Mantenere il cuore in salute, soprattutto in età più esposte ai rischi cardiovascolari, è una misura preventiva che dobbiamo osservare per assicurare un corretto funzionamento di tutti gli altri organi.
Il cuore è l’organo più egoista del corpo!
Sfatiamo intanto questo concetto del cuore come sinonimo di generosità. Lo è diventato perché glielo abbiamo attribuito noi, con le nostre metafore, ma sta di fatto che il cuore sia l’organo più egoista del nostro corpo!
Il cuore è egoista, sì, perché tiene per sé tutto il sangue buono, quello più ossigenato, distribuendo il resto agli altri organi. D’altronde, però, se non tenesse per sé quel sangue buono, morirebbe. E se morisse il cuore, trascinerebbe con sé tutti gli altri organi: fegato, reni, cervello.
Ecco perché il cuore deve essere egoista, per salvaguardare la sua stessa sopravvivenza.
Ascolta e asseconda il tuo cuore
Paradossalmente, pur essendo il cuore così egoista, alla sua salute non pensiamo con atteggiamento preventivo, se non quando arrivano quelle avvisaglie che ci allarmano e scuotono dal torpore quotidiano. Se lo stomaco fa male, te ne accorgi, il cuore non fa male (se non in termini affettivi) e fintanto che batte tutto funziona regolarmente. La realtà però è un’altra: ci sono infatti problemi e patologie cosiddette silenti, che non si fanno sentire se non quando i sintomi diventano evidenti perché ormai in uno stadio avanzato. Ecco che diventa chiaro ed evidente di quanto sia fondamentale – prima di tutto – assicurarsi che il nostro cuore sia in salute. Ascoltare e assecondare il cuore per mantenerlo in salute significa prevenire.
Mantenere il cuore in salute è una forma di prevenzione primaria affinché tutto l’organismo funzioni bene e resti sano e attivo anche in età più soggette a problemi e patologie cardiovascolari.
Attenzioni ai fattori che aumentano le probabilità di problemi cardiovascolari
Ci sono dei fattori che aumentano le probabilità di subire malattie a carico del cuore o dei vasi sanguigni.
Quali sono e come poterli limitare negli effetti dannosi per il benessere del cuore?
Alcuni si possono correggere con la buona volontà, con un serio impegno nel cambiare o dismettere le brutte abitudini. Altri si possono controllare con scelte guidate dal buon senso.
Il buon senso ti salva la vita quando ti accompagna dal medico per un controllo o per una visita specialistica, fosse anche quello meno impegnativo della pressione arteriosa, anche se pensi che va tutto bene e di non aver bisogno di alcun controllo. I fattori di rischio ormai li conosciamo, se ne parla a iosa proprio per evitare che agiscano nel sottobosco della disinformazione. Ma li ribadiamo ancora una volta.
I principali fattori di rischio sono quelli legati:
- alla nostra dieta alimentare
- al cambiamento fisiologico – quindi all’età che avanza
- agli stili di vita e alle abitudini cui non stiamo dando il giusto peso, proprio perché abitudini che ripetiamo come automatismi, inconsapevoli dei danni che possono arrecare.
L’assenza di movimento, il cibo che portiamo in tavola (e quello che non portiamo), i metodi di cottura con i quali lo prepariamo, la tazzina di caffè in più ‘che tanto che male fa!’, quella sigaretta che fumiamo distrattamente per ritrovare un attimo di respiro (paradossalmente) nel corso di una giornata stressante… E a proposito, ecco questi altri nemici con i quali conviviamo come fossero parenti: stress, ansia, pensieri che ci ronzano nella testa anche quando siamo a letto e dovremmo riposare invece di ruminare. Ecco questi sono scorci di vita reale, quotidiani e vissuti dalla maggior parte di noi che non ci rendiamo conto di quanto alla lunga ritmi del genere diventino veri e propri rischi per la salute del cuore, causando problemi di pressione arteriosa, picchi glicemici alla soglia limite, colesterolo alle stelle. Tanto per nominare i più famosi.Il problema è che questi valori non si lasciano sempre scoprire tanto facilmente, a meno di non avere già condizioni palesemente complicanti che richiedono stretta sorveglianza, come sovrappeso o obesità.
In tutti gli altri casi, è possibile non accorgersi di quei pericolosi cambiamenti che sta subendo il nostro organismo, maltrattato e trascurato a causa del tram-tram quotidiano che ci fa dimenticare di quanto il cuore, in realtà, sia un grande egoista! Ricordiamoci sempre che il cuore è molto egoista e vuole la sua parte di attenzione. Assecondarlo significa prevenirne le malattie e mantenerlo in salute. Questo è l’unico modo per restare e sentirsi giovani anche quando non lo siamo più.
