La secchezza vaginale in menopausa è uno dei sintomi più comuni di questa fase della vita molto delicata per ogni donna.
Una fase che coincide con una maggiore consapevolezza di sé, quando si diventa più forti e capaci di lenire quei piccoli o grandi timori che mettono in subbuglio la stabilità emotiva, e quando arriva quella maturità compiuta che riesce ad affrontare con più leggerezza il cruccio esistenziale.
Per quanto tutto ciò sia vero, la menopausa resta pur sempre un altro passaggio importante, segnato dalla naturale evoluzione fisiologica. Un passaggio che ogni donna vive con sintomi e disturbi diversi che possono anche comportare disagi di natura sia fisica che psicologica.
Uno di questi, fra i più comuni ma spesso meno trattati per una questione di imbarazzo o pudore, la secchezza vaginale in menopausa. Una condizione che si presenta già nella perimenopausa.
Per fortuna, esistono rimedi efficaci e – non invasivi – che agiscono attivamente per alleviare e risolvere questo problema, fonte di stress e frustrazione.
Dalla perimenopausa alla menopausa: i sintomi che precedono la fine del ciclo mestruale
Cos’è la perimenopausa?
La parola deriva dal greco (peri = "intorno" o "vicino" + menopausa) e definisce uno stato di transizione che precede la menopausa e che porta alla fine del ciclo mestruale. La transizione termina dopo 12 mesi dall’ultimo ciclo mestruale. Prima di questa fase – nella premenopausa – possono già presentarsi alcuni sintomi che è bene affrontare sin da subito.
Non c’è un’età specifica per la perimenopausa, anche se già intorno ai 40 anni l’assetto ormonale inizia a cambiare, preparando il corpo alla menopausa.
In questa fase possono manifestarsi quegli effetti piuttosto evidenti del cambiamento in corso. Effetti dovuti alle alterazioni ormonali e a quelle del livello di estrogeni controllati dall’ormone follicolo-stimolante (FSH) e dall’ormone luteinizzante (LH).
Quali sono i sintomi della perimenopausa?
Un segnale comune è quello della irregolarità delle mestruazioni, a volte accompagnate anche da flussi più intensi. Il calo di estrogeni fa sì che il ciclo mestruale diventi irregolare. Il periodo della perimenopausa può durare mesi oppure anni e manifestarsi con sintomi diversi, più o meno fastidiosi. I cambiamenti non avvengono solo nel corpo, ma anche nell'assetto emotivo, psicologico e mentale. E per quanto possiamo cercare di mantenere l'equilibrio, è inevitabile riscontrare qualche disagio. È proprio in questa fase di transizione che ci si può sentire come travolte da un’onda anomala, per via dei cambiamenti che stanno avvenendo.Per quanto ci si sforzi di prenderla con filosofia, ogni donna vicina alla menopausa sente questa trasformazione come una piccola rivoluzione che tocca la sua intimità, sia per l'impatto dei sintomi stessi sia per quello che rappresenta la menopausa. Non è detto che i sintomi siano gli stessi per tutte le donne, ma solitamente il cambiamento ormonale si manifesta attraverso:
- le classiche vampate di calore
- l’insolita sudorazione notturna che porta anche a continui risvegli e agli stati di insonnia
- l’aumento di peso
- maggiore irritabilità e oscillazioni umorali
- secchezza vaginale.
Qual è la causa della secchezza vaginale in perimenopausa e in menopausa?
Durante la perimenopausa, la diminuzione dei livelli di estrogeni causa un assottigliamento e una disidratazione del tessuto vaginale. Questa condizione – che tende a peggiorare con (e dopo) la menopausa può anche portare a pruriti, bruciori, irritazione e al forte dolore che si avverte durante il rapporto intimo. Sintomi aggravati anche da un fisiologico calo del desiderio sessuale, non aiutato ma anzi incentivato dalla secchezza vaginale.
Ecco perché tante donne vivono con disagio e frustrazione questo disturbo, non solo per i suoi sintomi fisici ma anche, e soprattutto, a causa della difficoltà di mantenere viva e sana l’intimità di coppia.
Quali rimedi si possono adottare?
Fra i rimedi per trattare questo disturbo – consigliati sempre dalla propria ginecologa – vi sono le terapie ormonali a basso dosaggio. In alternativa, se non si possono assumere ormoni, si può ricorrere alla terapia con ospemifene, un farmaco a uso orale e senza ormoni. Una visita approfondita potrà chiarire la migliore soluzione terapeutica, da stabilire in relazione alla paziente e alla sua storia clinica.
Esistono rimedi non farmacologici e non invasivi contro la secchezza della vagina?
Esistono rimedi molto efficaci – non farmacologici e non invasivi – per trattare la secchezza della vagina e quella delle parti esterne (secchezza vulvare, delle piccole e grandi labbra). Il trattamento ormonale e farmacologico, infatti, non è l’unico in grado di alleviare e curare questo disturbo.
Si può ricorrere agli estrogeni vaginali in gel, creme o compresse, applicare idratanti vaginali per aumentare l’umidità, l’elasticità e l’acidità della vagina. Come pure viene riconosciuto grande merito all’attività sessuale, che aiuta a mantenere l’ambiente acido. Per rendere meno doloroso il rapporto, si possono usare dei lubrificanti specifici. Fondamentali sono anche la cura per l’igiene e l’adozione di misure preventive come la scelta della biancheria intima più adatta.
La metodica cura la secchezza vaginale in menopausa e altri disturbi: disfunzione del pavimento pelvico, incontinenza urinaria da sforzo e da urgenza, prolasso uro-genitale, vulvodinia, dispareunia, atrofie o distrofie genitali, Lichen, deficit della libido.
In conclusione,
le cure per la secchezza vaginale possono risolvere un disturbo invalidante che interessa molte donne spesso non consapevoli dell’esistenza di approcci diversi al problema. Approcci che possono cambiare in base alla persona e alle cause della secchezza, che non è detto sia solo legata alla menopausa.
Secchezza vaginale in menopausa
i rimedi più efficaci e meno invasivi per risolvere questo disturbo
Studio Medico Aloè