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L’etimologia della parola massaggio deriva dal greco “massein” (maneggiare, impastare, modellare), dall’ebraico “masech” (esercitare pressione) e dall’arabo “mashes” (premere, frizionare).
Le prime descrizioni riguardanti trattamenti che possano ricondurre a quello che noi oggi intendiamo come massaggio risalgono a 7000 anni fa e provengono da diverse popolazioni, dal popolo cinese a quello indù.
Altri riferimenti al massaggio si trovano nei testi sacri e medici di molte culture (maya, inca, hawaiana, egiziana, persiana). Omero, poeta greco dell’VIII secolo a.C., nell’Odissea parla del massaggio come di un trattamento terapeutico per il recupero della salute dei guerrieri; all’inizio del V secolo a.C. Ippocrate nei suoi scritti confermò le virtù del massaggio.
L’azione globale del massaggio rende il suo campo di applicazione più vasto di quanto si possa immaginare.
Il massaggio è in grado di stimolare il nostro sistema circolatorio. All’interno del nostro organismo la circolazione sanguigna è svolta dal cuore, che pompa il sangue con una spinta tale da fargli raggiungere la periferia del corpo. Le vene riportano al cuore il sangue, carico di scorie, che dovrà poi essere ossigenato e purificato nei polmoni. Il compito delle vene viene complicato dalla forza di gravità, che attira il sangue verso il basso: per evitare ciò il corpo umano è dotato di muscoli e di un sistema di valvole a senso unico all’interno delle vene, che impediscono al sangue risalito di refluire.
A muscoli rilassati, il sangue refluisce, spinto dal cuore; la contrazione muscolare pompa il sangue e lo spinge nuovamente verso il cuore. Le manipolazioni del massaggio servono proprio a questo: attraverso il massaggio vengono stimolate le contrazioni muscolari che favoriscono la circolazione del sangue all’interno dell’organismo.
Il massaggio circolatorio si occupa di mantenere efficienti il sistema ematico e linfatico, evitando così la formazione di edemi, accumuli localizzati di adipe e cellulite.Le manovre che lo caratterizzano sono: sfioramento, frizione, impastamento e percussione. In ogni esecuzione viene rispettato il senso della circolazione ematica e linfatica ovvero dalle estremità al centro.
Indicato per chi ha sensazione di stanchezza alle gambe, estremità fredde e tendenza alla formazione di adipe e cellulite.
Tecnica che stimola in modo mirato il sistema linfatico, rimuove le stasi edematose che costituiscono l’origine della cellulite. Questo metodo si distingue per la specifica manualità che, se correttamente esercitata, esplica il suo effetto a livello dei tessuti superficiali (cute e sottocute) e non sulla fascia muscolare. Un parametro fondamentale è rappresentato dall’alternanza di pressione e spinta esercitata manualmente che può variare sensibilmente a seconda dei vari distretti. Il sistema linfatico impiega sei ore per svolgere tutto il giro del corpo: questa tecnica richiede quindi pazienza e tempo per l’ottenimento di risultati efficaci.
Indicato per chi soffre di ritenzione idrica e formazione di edema che si presenta come gonfiore alle gambe, glutei è addome. Ha un effetto detossinante e rilassante.
Il massaggio circolatorio si occupa di mantenere efficienti il sistema ematico e linfatico, evitando così la formazione di edemi, accumuli localizzati di adipe e cellulite.
Le manovre che lo caratterizzano sono: sfioramento, frizione, impastamento e percussione.
In ogni esecuzione viene rispettato il senso della circolazione ematica e linfatica ovvero dalle estremità al centro.
Indicato per chi ha sensazione di stanchezza alle gambe, estremità fredde e tendenza alla formazione di adipe e cellulite.
Indicato per chi soffre di ritenzione idrica e formazione di edema che si presenta come gonfiore alle gambe, glutei è addome. Ha un effetto detossinante e rilassante.
Il massaggio greco-romano è uno dei massaggi più usati per il defaticamento muscolare, utilizzato molto dagli atleti nel pre-gara per la preparazione del gesto atletico e nel post gara per il recupero fisico dopo lo sforzo muscolare.
Caratteristica di questa tecnica è l’utilizzo dell’avambraccio, del gomito e di dinamiche frizioni circolari per il defaticamento e allungamento muscolare.
Indicato per gli sportivi e per chi desidera liberarsi delle tensioni muscolari.
Il massaggio miofasciale agisce sul tessuto che ricopre i ventri muscolari, li unisce e consente lo scorrimento tra questi e le strutture adiacenti. La fascia è un tessuto connettivo con prevalente presenza di fibre collagene, pertanto può andare incontro a densificazione generando problematiche di tipo muscolare, articolare e posturale. L’obiettivo della tecnica è di ripristinare il corretto stato di tensione della fascia e di conseguenza del muscolo, in modo da consentire il corretto scorrimento tra le strutture muscolo-scheletriche, liberando così le articolazioni e restituendo dunque fluidità al movimento.
Indicato nei casi di tensioni o contratture muscolari e di riduzione dell’ampiezza di movimento.
Tecnica originaria dell’India. Ayurveda in sanscrito significa “conoscenza della vita”, yoga significa “unione” Lavora sul muscolo allungandolo, grazie all’utilizzo di manovre lunghe, che vanno da articolazione ad articolazione, e morbide pressioni esercitate sulla muscolatura superficiale e profonda con mani, nocche, pugni, braccia e piedi. Aiuta a rilassare e a stimolare i processi vitali.
Indicato per chi soffre di tensioni muscolari, rigidità articolare, indolenzimenti dovuti a vizi posturali e per chi desidera stimolare tutti i processi vitali.
Il massaggio connettivale agisce sul tessuto connettivo (tessuto di collegamento, protezione e sostegno del nostro corpo) attraverso manovre di trazione cutanea, generando un effetto benefico sia locale che riflesso; lo stimolo esercitato sulla cute ha infatti un’azione riflessa anche sulla muscolatura liscia e scheletrica, manifestandosi con effetti analgesici e decontratturanti.La tecnica, che si sviluppa utilizzando prevalentemente le dita della mano, consente lo scollamento delle aderenze cutanee dalla muscolatura sottostante, favorendo quindi una diminuzione generale delle tensioni, un miglioramento della circolazione ematica, la decontratturazione muscolare, la mobilità articolare e il miglioramento di inestetismi vari come ad esempio la cellulite.
Indicato per chi soffre di disturbi muscolari e articolari e di inestetismi di vario tipo. Grazie alla sua azione analgesica è anche utilizzato per alleviare dolori di varia natura.
Conosciuta anche come lifting manuale del viso, il nome “kobido” significa “antica via della bellezza”. È un’antica arte giapponese di massaggio facciale derivante dal Tuina, massaggio tradizionale cinese. Questo metodo si avvale di una rapida sequenza di frizioni, impastamenti, percussioni e pressioni praticate sul collo, viso e testa con lo scopo di riequilibrare il sistema energetico. Dona un immediato senso di benessere generale e tonicità del viso, migliora l’omeostasi dell’apparato tegumentario con conseguente ed evidente rallentamento dei processi di senescenza.
Si rivolge a chi desidera rigenerare i tessuti, migliorare la circolazione ematica e linfatica; favorire l’eliminazione di tossine; stimolare la produzione di collagene ed elastina; ridurre le macchie; liberare viso e collo dalle tensioni muscolari.
Conosciuto anche come “tradizionale cinese”. Il nome è composto da 2 parti: Tui significa “spingere” e Na significa “afferrare”, mira a ripristinare e mantenere l’equilibrio energetico dell’individuo utilizzando una serie di manovre praticate su specifiche zone, meridiani e punti. In Estremo Oriente le documentazioni sui massaggi iniziano nel 2600 a.C. Questa tecnica si effettua con mani, dita, braccia, e gomiti e utilizza una vasta gamma di tecniche vigorose e rilassanti come frizioni, pressioni, spinte, trazioni e rotazioni.
Il massaggio TuiNa si rivolge alla persona nella sua complessità. È indicato per chi desidera risolvere il proprio disturbo agendo non solo su muscoli e articolazioni ma anche a livello più profondo. Si possono trattare disturbi del sonno, dell’attenzione, rigidità articolare, acne e tutte le manifestazioni da stress.